Salite su una collina al tramonto. Tutti hanno bisogno ogni tanto di una prospettiva e lì la troverete.

Buonasera ragazzi.

Come va? Dopo quest’incursione di aria fredda che ci ha fatti ripiombare per un attimo in pieno inverno, il sole e le temperature piacevoli vi hanno rallegrato? Spero vivamente di si e se come me state già pianificando qualche gita fuori porta ma non avete ancora un’idea precisa, continuando a leggere vi porto alla scoperta di una delle perle delle Marche, non molto conosciuta e nonostante il terremoto l’abbia messa a dura prova, non ne ha minimamente scalfito la bellezza; sto parlando di Ascoli Piceno.

Ascoli è una città sospesa fra l’età Medievale e quella Rinascimentale, benché tracce di vita si sono riscontrate già dal neolitico, però proprio nel passaggio dal Medioevo al Rinascimento ha raggiunto il suo apice di cui godiamo ancora oggi.
Pur non essendo grandissima, vi assicuro che è piena zeppa di meraviglie da scoprire.
Si può lasciare tranquillamente la macchina nel parcheggio principale e girare in tutta libertà a piedi.
L’itinerario non poteva non iniziare da Piazza del Popolo.
Lo sguardo viene subito catturato dall’eleganza e dalla linearità che offre, centrando a pieno lo stile rinascimentale, non a caso è conosciuta come il salotto cittadino.
Il nome deriva dal Palazzo dei Capitani del Popolo, edificio principale della piazza, a cui è annessa la torre merlata di origini medievali.


«Piazza del Popolo, la piazza italiana che insieme con quella di San Marco a Venezia dà più di un’impressione di sala, cinta da porticati, chiusa dalla stupenda abside di San Francesco.»
(Guido Piovene, Viaggio in Italia, 1957)

Se avete tempo andatelo a visitare, al suo interno troverete 3 sale di spicco, ovvero: la sala della Ragione, la sala degli Stemmi e la sala dei Savi e al pian terreno del palazzo potrete godere anche della vista degli scavi archeologici.
Il tour richiede meno di mezz’ora ed una volta usciti sulla destra, se vi va, troverete lo storico Caffè Meletti, dove concedervi uno spuntino niente male…

Ci dirigiamo ora verso la piazza più grande della città, nonché scrigno dei principali palazzi di Ascoli, ovvero Piazza Arringo.
Il primo edificio per eccellenza, dando anche il nome alla piazza è il Palazzo dell’Arengo ad oggi sede della Pinacoteca Civica.

Altra opera di spicco è la Cattedrale di Sant’Emidio.
Eretta in onore del Santo, si trova nel cuore della piazza, delimitandone anche i contorni.
Benché l’interno lasci indubbiamente stupiti, devo però ammettere che la sorpresa è al di sotto del presbiterio.
Nella cripta nata per ospitare le reliquie del santo, troviamo una volta dipinta;

una volta interamente fatta con la tecnica del mosaico;

un sarcofago del IV secolo;

l’ingresso ai cunicoli (personalmente la parte che ho adorato di più 🙂

e molto altro ancora che però lascio scoprire a voi quando avrete il piacere di visitare quest’incredibile posto.

Una volta usciti dalla Cattedrale, non si può non fare una visita al Battistero di San Giovanni subito adiacente ad essa.
Nonostante sia relativamente spoglio se consideriamo le opere appena viste, ne rimarrete comunque affascinati.
Si è provato anche a leggere simbolicamente il Battistero, con la seguente chiave:

-il quadrato rappresenta la terra, l’acqua, il fuoco e l’aria; ma anche i quattro punti cardinali; le quattro fasi della vita e le quattro stagioni presenti in natura;
-il pezzo sopra di forma ottagonale si ispira al battesimo descritto da San Pietro; ecco la parte a cui farebbe riferimento: « quando ai giorni di Noè, la pazienza di Dio stava aspettando che fosse fabbricata l’arca, ove pochi, cioè otto anime, si salvarono sopra l’acqua. Alla qual figura corrisponde ora il battesimo che vi salva…»;
-il cerchio rappresentato dalla cupola richiama il paradiso.
Qualsiasi interpretazione decidiate di dargli, per me non dovete perdervelo..

Altra cosa moooolto interessante, specialmente per i più golosi, su Piazza Arringo si svolge una manifestazione a tema, ovvero “Fritto Misto”, in cui a farla da padrona è ovviamente il fritto ascolano.
L’anno scorso ci sono stata per la festa del I°Maggio, quest’anno non sono state ancora annunciate le date in cui avrà luogo, ma vi consiglio di buttarci un occhio perché non vi deluderà credetemi!

Passeggiando poco fuori dal centro storico, verrete catturati dalla vegetazione che cresce rigogliosa lungo il Torrente Castellano.

Come potete ben vedere il torrente (che poi tanto piccolo non è, scorrendo per ben 40km…) è sovrastato dal Ponte di Cecco e conduce al Forte Malatesta.
Se non soffrite di vertigini direi che una passeggiata non potete farvela sfuggire.
FATTO INTERESSANTE:
La leggenda vuole che sia stato costruito in una sola notte dal poeta Cecco d’Ascoli, aiutato niente di meno che…dal diavolo!

Potrei continuare per ore ad elencarvi i posti meravigliosi che Ascoli offre, ma purtroppo rischierei di essere noiosa e ripetitiva.
Comunque in conclusione, se state cercando un posto tranquillo ma che sappia stupirvi ad ogni angolo e in ogni viuzza in cui vi imbattete, allora l’avete trovato.
Se deciderete di farci una capatina, fatemi sapere come vi siete trovati e allo stesso tempo se ci siete già stati, sono curiosa di conoscere le impressioni che vi ha suscitato.

Come sempre se vorrete ci sentiamo domenica con tanti altri nuovi consigli, per adesso vi saluto e vi do un abbraccio.
Irene


4 risposte a "Salite su una collina al tramonto. Tutti hanno bisogno ogni tanto di una prospettiva e lì la troverete."

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